venerdì 8 gennaio 2010

IL BIMBO VIOLINO


C'era una volta, c'è tutt'ora e ci sarà il Bimbo Violino...
una personcina molto solare...
sognava di essere un cavaliere templare...
non parlava , poco sentiva...
dentro la sua musica alle volte spariva....
non lo trovava la mamma ormai stanca,
lo cercava pur sotto la panca....
ma lui non fiatava, non mormorava
dal suo angolino zitto zitto spiava...
i genitori confusi e arrabbiati...
dissero in fine : "i tuoi giorni sono arrivati!!!!"....
sopra a quel monte ti porteremo...
o e sotto una campana di vetro ti lasceremo...
passavan le ore i giorni e i mesi in fondo al suo cuoricino enormi pesi....
era solo il bimbo lassù...
si limitiva a guardare il cielo sempre più blu....
arrivò quel giorno in cui iniziò di nuovo a suonare...
vide le note intorno a lui saltare...
erano carine simpatiche e belle...
sembravano quasi quelle lontane stelle...
c'erano do re mi fa sol la...
la nota si dove fosse andata proprio non si sa...
un gran baccano urla e risate senza venire mai sgridate...
altri mesi passarono in fretta ancor più veloci di una saetta...
succedevan tante cose in quei tempi nel mondo...
mentre loro beati si dilettavano a giocare a giro tondo...
non sapevan nulla della terra laggiù...
dicevano tanto si sta meglio quassù...
le piccole note cosi iniziarono a viaggiare...
e ogni cosa la tra gli uomini spiare...
donne bellissime e uomini gentili...
mucche e galline vicino ai fienili...
donne pazze e bambini urlanti...
e per le strade tanti passanti...
c'eran le guerre le passioni e gli amori...
c'eran tanti spezzamenti di cuori....
la sera le note da lui tornavan...
e tutto quanto raccontavan...
parlavan di libri d'avventura...
e di racconti che facevan paura.....
cosi il bambino tanto imparava...
e dentro alla sua testolina memorizzava....
tra tutte quante le note una era più curiosa...
decise di andarsene in una notte uggiosa...
fuori pioveva a catinelle...
e lei non riusciva a vedere le stelle...
cosi guidata dal suo stesso istinto...
decise di seguire un vialetto di rosso tinto....
si chiamava DO la nostra eroina...
e devo confessare che era molto carina....
con nessuno poteva parlare...
cosi decise di visitare il mare....
zitto l'oceano se ne stava...
e lei incantata lo ammirava....
sulla sabbia correva le onde spiava...
mai e mai si annoiava....
cambiò tappa il secondo giorno...
decise di andare al colosseo per poterci girare intorno...
passo da Londra una mattina...
annoiata dalla pioggia si nascose sotto ad una lattina....
andò ad Oslo un pomeriggio presto...
ma decise di scappare in modo lesto...
trovò Parigi in tarda sera...
ancor non si scorda la meraviglia che era...
fece un tuffo nella Senna ..
galleggiò tutto il giorno seduta sopra ad una penna....
guardava i croissants ne mangiava gli odori...
perchè poverina non sentiva i sapori....
un giorno da lontano fu colpita da un'eco...
questo orribile suono la colpì di sbieco...
non capiva che fosse ...
era ancora peggiore di un colpo di tosse...
a lei però non importava...
e quello stridere nemmeno lo ascoltava...
e fu cosi che in una notte in cui non riusciva a dormire...
quel suono torno a farsi di nuovo sentire...
la città dormiva nelle strade nessuno parlava...
lei concentrata lo ascoltava....
sentiva la voce delle sue sorelle...
le venivano i brividi alla pelle...
da quando lei se ne andò..
il bimbo solo canzoni stonate suonò ....
mancava una nota quella più importante...
quella che rendeva il tutto emozionante....
cosi lei ripensò alle melodie...
e le vennero incontro tante malinconie...
qualcosa doveva assolutamente fare.
certo che si a casa tornare...
si mise in cammino la mattina presto...
lasciando alle spalle tutto il resto...
pensava ai suoi fiumi ai mari e ai laghi...
ma la gioia di stare a casa vuoi che non ripaghi?
arrivò una sera di un giorno normale...
il bimbo violino chitarra le disse tu sei speciale...
lei si commesse pianse a non finire...
aveva tantissime cose da dire...
parlo dei suoi viaggi...
diede ai suoi amici un sacco omaggi...
poi ad un tratto guardando il bambino...
iniziò a parlare pianin pianino...
disse ho deciso di stare qui per un po'...
perchè a voi tutta la mia vita DO....
lontan da casa ci sono tante cose belle...
ma preferisco guardarle assieme a voi tutte le stelle....
dall'alto della cupola una figura spuntò...
era la maga buona del fiume di non sò....
disse a tutti di essere commossa...
diede alla cupola una grossa scossa....
cosi quel freddo posto si trasformò in casetta..
ora si che tutti avevan una vita perfetta....!!!!!!!!!!!!

vale

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venerdì 8 gennaio 2010

IL BIMBO VIOLINO


C'era una volta, c'è tutt'ora e ci sarà il Bimbo Violino...
una personcina molto solare...
sognava di essere un cavaliere templare...
non parlava , poco sentiva...
dentro la sua musica alle volte spariva....
non lo trovava la mamma ormai stanca,
lo cercava pur sotto la panca....
ma lui non fiatava, non mormorava
dal suo angolino zitto zitto spiava...
i genitori confusi e arrabbiati...
dissero in fine : "i tuoi giorni sono arrivati!!!!"....
sopra a quel monte ti porteremo...
o e sotto una campana di vetro ti lasceremo...
passavan le ore i giorni e i mesi in fondo al suo cuoricino enormi pesi....
era solo il bimbo lassù...
si limitiva a guardare il cielo sempre più blu....
arrivò quel giorno in cui iniziò di nuovo a suonare...
vide le note intorno a lui saltare...
erano carine simpatiche e belle...
sembravano quasi quelle lontane stelle...
c'erano do re mi fa sol la...
la nota si dove fosse andata proprio non si sa...
un gran baccano urla e risate senza venire mai sgridate...
altri mesi passarono in fretta ancor più veloci di una saetta...
succedevan tante cose in quei tempi nel mondo...
mentre loro beati si dilettavano a giocare a giro tondo...
non sapevan nulla della terra laggiù...
dicevano tanto si sta meglio quassù...
le piccole note cosi iniziarono a viaggiare...
e ogni cosa la tra gli uomini spiare...
donne bellissime e uomini gentili...
mucche e galline vicino ai fienili...
donne pazze e bambini urlanti...
e per le strade tanti passanti...
c'eran le guerre le passioni e gli amori...
c'eran tanti spezzamenti di cuori....
la sera le note da lui tornavan...
e tutto quanto raccontavan...
parlavan di libri d'avventura...
e di racconti che facevan paura.....
cosi il bambino tanto imparava...
e dentro alla sua testolina memorizzava....
tra tutte quante le note una era più curiosa...
decise di andarsene in una notte uggiosa...
fuori pioveva a catinelle...
e lei non riusciva a vedere le stelle...
cosi guidata dal suo stesso istinto...
decise di seguire un vialetto di rosso tinto....
si chiamava DO la nostra eroina...
e devo confessare che era molto carina....
con nessuno poteva parlare...
cosi decise di visitare il mare....
zitto l'oceano se ne stava...
e lei incantata lo ammirava....
sulla sabbia correva le onde spiava...
mai e mai si annoiava....
cambiò tappa il secondo giorno...
decise di andare al colosseo per poterci girare intorno...
passo da Londra una mattina...
annoiata dalla pioggia si nascose sotto ad una lattina....
andò ad Oslo un pomeriggio presto...
ma decise di scappare in modo lesto...
trovò Parigi in tarda sera...
ancor non si scorda la meraviglia che era...
fece un tuffo nella Senna ..
galleggiò tutto il giorno seduta sopra ad una penna....
guardava i croissants ne mangiava gli odori...
perchè poverina non sentiva i sapori....
un giorno da lontano fu colpita da un'eco...
questo orribile suono la colpì di sbieco...
non capiva che fosse ...
era ancora peggiore di un colpo di tosse...
a lei però non importava...
e quello stridere nemmeno lo ascoltava...
e fu cosi che in una notte in cui non riusciva a dormire...
quel suono torno a farsi di nuovo sentire...
la città dormiva nelle strade nessuno parlava...
lei concentrata lo ascoltava....
sentiva la voce delle sue sorelle...
le venivano i brividi alla pelle...
da quando lei se ne andò..
il bimbo solo canzoni stonate suonò ....
mancava una nota quella più importante...
quella che rendeva il tutto emozionante....
cosi lei ripensò alle melodie...
e le vennero incontro tante malinconie...
qualcosa doveva assolutamente fare.
certo che si a casa tornare...
si mise in cammino la mattina presto...
lasciando alle spalle tutto il resto...
pensava ai suoi fiumi ai mari e ai laghi...
ma la gioia di stare a casa vuoi che non ripaghi?
arrivò una sera di un giorno normale...
il bimbo violino chitarra le disse tu sei speciale...
lei si commesse pianse a non finire...
aveva tantissime cose da dire...
parlo dei suoi viaggi...
diede ai suoi amici un sacco omaggi...
poi ad un tratto guardando il bambino...
iniziò a parlare pianin pianino...
disse ho deciso di stare qui per un po'...
perchè a voi tutta la mia vita DO....
lontan da casa ci sono tante cose belle...
ma preferisco guardarle assieme a voi tutte le stelle....
dall'alto della cupola una figura spuntò...
era la maga buona del fiume di non sò....
disse a tutti di essere commossa...
diede alla cupola una grossa scossa....
cosi quel freddo posto si trasformò in casetta..
ora si che tutti avevan una vita perfetta....!!!!!!!!!!!!

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